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Nuovo dipinto dell’Immacolata
dello Spirito Santo
copertina di un libro

Abbiamo già raccontato qui l’inizio della devozione all’Immacolata dello Spirito Santo e la storia del primo dipinto di questa immagine.

“(…) Nella preghiera e nell’estasi di quel momento sentimmo fortemente la presenza di Maria, nostra Madre, e che il Signore ci chiedeva di disegnare un ritratto di Lei come Immacolata dello Spirito Santo, Madre della nostra famiglia Alleanza di Misericordia.

Con semplice obbedienza di bambino al padre, padre Antonello e Maria Paola, attraverso il dono carismatico dello Spirito, guidavano la mano di padre Enrico, che a sua volta disegnava, con una semplice matita su foglio bianco, tutto quello che il Signore metteva nei nostri cuori”.

 

il libro dell’Immacolata dello Spirito Santo

Dopo tanti anni, su richiesta di alcuni fratelli a padre Enrico, per far conoscere questo titolo e la presenza della Vergine che viene ad annunciare una Nuova Pentecoste di Misericordia sull’umanità, il sacerdote ha recentemente lanciato il libro “Immacolata dello Spirito Santo: alba di un tempo nuovo, medicina per i nostri giorni”.
Su lancio del libro c’è una riflessione importante da fare: l’immagine in copertina. È stata recentemente dipinta da un sacerdote amico di Alleanza, il quale, dopo aver contattato il movimento, avendo visto un disegno dell’Immacolata e conosciuta la storia, si è sentito spinto a donare la sua capacità artistica nel realizzare un nuovo dipinto.

Durante questa fase ha vissuto alcune esperienze importanti tra le quali la riscoperta dell’umiltà del suo dono e il rafforzarsi della propria fede, sentendo forte la presenza della Vergine che lo accompagnava. Padre Edson Ikeda, della Congregazione degli Oblati di San Giuseppe, responsabile del dipinto che è riprodotto sulla copertina del libro, ci ha raccontato la sua testimonianza su quanto accaduto e sull’ispirazione avuta.

Uno strumento artistico nelle mani di Dio

il libro dell’Immacolata dello Spirito Santo

Il mio primo contatto con Alleanza di Misericordia è avvenuto nel 2015, quando, ancora laureando, sono stato trasferito a San Paolo per proseguire gli studi in Teologia. Dopo la mia ordinazione sacerdotale, rimasi a San Paolo. (…) Qualche tempo dopo fui invitato a Botuquara (località), ad offrire il sacramento della Riconciliazione ai giovani di Alleanza in formazione. È stato un re-incontrarsi con Alleanza di Misericordia, con persone care conosciute al tempo dello studentato in teologia.

È sempre stata una grazia immensa trovarsi in un posto così speciale. E, mentre visitavo una delle case, ho visto l’immagine dell’Immacolata dello Spirito Santo e su di lei ho appreso alcune informazioni circa l’ispirazione avuta dal fondatore, padre Enrico.

E ogni volta che la vedevo, sentivo nel mio cuore il desiderio di dipingerla. Ricevetti una piccola stampa dell’immagine e decisi di dipingerla. Ma il mio cuore non pensava fosse giusto dipingere l’immagine dell’Immacolata senza l’apposita autorizzazione di p. Enrico.
Cercai così il contatto con l’autore dell’ispirazione e da lui ricevetti la sua autorizzazione e il suo incoraggiamento. Iniziai col dipingere la piccola immagine, cercando di catturare le ispirazioni di padre Enrico. Dipingevo e gli mandavo la foto, cosicché ricevetti una guida sui colori, sull’aurora e sull’arcobaleno.

E tra ispirazioni e preghiere, l’immagine si stava delineando. Furono tre le inizialmente immagini dipinte, una piccola tela a figura intera, una tela con solo busto (focalizzata sul viso, il cuore e l’arcobaleno), e infine una tela più grande, di circa 120 x 180 cm.

Fu un’esperienza unica, un misto di sentimenti, un sentirmi indegno di dipingerla. Altre volte, il desiderio di voler vedere l’immagine finita, la sensazione di essere un pittore mediocre, davanti a tanti altri pittori più capaci, più dignitosi, migliori.

Ma qualcosa mi spingeva a continuare a dipingere. E un giorno, tornando a San Paolo, dopo un viaggio nella città di Ourinhos, di fronte all’autostrada del Castelo Branco, si formò un arcobaleno completo nel cielo, rimanendo intero a lungo, e una gioia immensa si impadronì del mio cuore, una gioia che non sapeva da dove venisse.

Durante lo stesso viaggio non fu sufficiente l’aver assistito a uno spettacolo del genere, perché, in un altro tratto di strada, si formò un altro arcobaleno davanti ai miei occhi, e questa volta, un doppio arcobaleno, nuovamente intero e intenso. E l’immagine che mi venne all’istante fu l’Immacolata.

L’Immacolata che mi accompagnava fisicamente e mi accompagnava spiritualmente. E la voglia di dipingere e finire l’opera crebbe, come fosse un’urgenza. Ebbi la grazia di avere un’illustre visita a casa mia di padre Enrico, dove stavo dipingendo la terza immagine. Un momento di grande gioia.

L’impegno a portare a termine l’opera affliggeva il mio cuore, nel momento in cui ricevetti la notizia che dovevo lasciare San Paolo, per andare in missione nel Maranhão. Il mio cuore chiedeva con urgenza di finire l’opera, che non mi apparteneva, ma che mi faceva strumento per realizzarla.

E così feci. Nella mia ultima visita a Botuquara, prima della mia partenza per la missione, un’ultima pennellata, un ultimo ritocco, lì, nella sede di Alleanza di Misericordia, nel cuore dell’Opera.

Imperfetto come sono, ma con la grazia di Dio che supera le nostre debolezze, con l’amore di Colei che mi sedusse dal primo momento in cui conobbi la sua immagine, dello Spirito Santo, che fissò nel mio cuore il desiderio di dipingerla, confermando che Dio non sceglie i capaci, ma rende capaci gli eletti.

Così consegno quest’opera, questo quadro semplice, senza pretese, opera che non mi appartiene, ma che appartiene a chiunque si lascia toccare dalla Divina Misericordia. Non ci sono parole umane che possano esprimere il sentimento di gratitudine per tutti coloro che ho conosciuto in Alleanza di Misericordia e per avermi permesso di essere parte delle vostre vite, una parte miserabile, ma ricca di Misericordia Divina”.

I nostri ringraziamenti

Alleanza di Misericordia loda Dio per il dono ricevuto per mano di padre Edson, e ringrazia questo umile sacerdote, che con il suo SI si mette al servizio del Regno in tanti modi.